Per chi ne ha sofferto il mal di denti è uno dei dolori più forti e insopportabili che si possano provare. Spesso arriva senza nessun preavviso costringendo a lunghe notti insonni. Le cause possono esser molteplici:
Smalto rovinato a causa di dentifrici troppo abrasivi o per l'assunzione di bevande o cibi molto acidi per periodi prolungati (es. Arance) cosi' come alcuni Reflussi Gastro Esofagei particolarmente gravi.
Infezioni e conseguente infiammazione causate da carie (che possono portare ad ascessi e pulpiti).
Gengive infiammate a causa di un processo di parodontite o per l'eruzione dei denti del giudizio.
Se non abbiamo la possibilità di recarci immediatamente dal nostro Dentista (noi consigliamo di telefonare appena possibile per fissare l'appuntamento per evitare l'aggravamento della situazione) l'attesa dell'intervento può essere un vero supplizio, ma alcuni rimedi possono aiutare ad alleviare il dolore nell'attesa.
In generale, meglio evitare bevande troppo fredde o bollenti, che aumentano l'irritazione e non masticare cibi duri. Un sollievo immediato può essere ottenuto con risciacqui a base di collutorio o con l'olio essenziale di chiodi di garofano ad effetto anestetizzante. In caso di gengivite o se il dolore è causato dalla fuoriuscita del dente del giudizio è anche possibile risciacquare con un infuso freddo ottenuto con cinque grammi di fiori o foglie di malva in 100 ml di acqua bollente.
Previa consulto con il proprio Dentista in farmacia si possono acquistare liberamente varie tipologie di antinfiammatori/ analgesici. Tuttavia, per evitare danni a stomaco e duodeno è bene non abusare di questi farmaci ed eventualmente associare un gastro-protettore (sempre dopo consulto medico).
Anche se con questi rimedi il dolore sarà attenuato è bene recarsi al più presto al proprio dentista; infatti i batteri non vengono eliminati dall'antidolorifico e possono continuare il processo di erosione degli strati più interni del dente e anche dare origine a gravi malattie (es. Endocarditi). Solo il medico potrà, invece, prescrivere un antibiotico e intervenire per curare adeguatamente il paziente.